Gomitoli di lana, uncinetti e cartoncini, la nostra estate è iniziata così. Sembra strano, ma non si è mai “fuori stagione” quando c’è una buona causa: la partecipazione ad un progetto molto bello, promosso dalla Lega del Filo d’Oro, per sensibilizzare sulla realtà delle persone sordo-cieche e accrescere il senso di comunità, coinvolgendo le Istituzioni, l’opinione pubblica e le associazioni del territorio, lo Yarn Bombing.
Organizzato dalla sede di Molfetta della Lega del Filo d’Oro e patrocinato dal Comune, l’evento di quest’anno si è svolto per la prima volta a Corato e noi della Fondazione Oasi siamo stati molto felici di accogliere l’invito alla collaborazione nella realizzazione di manufatti di lana.
Lo Yarn Bombing (bombardamento di filati) è una forma di arte di strada in cui il filo – lavorato a maglia, all’uncinetto, o “avvolto” – decora uno spazio pubblico.
Felicissimi sono stati soprattutto i nostri ospiti che hanno aderito con entusiasmo a questa proposta e hanno realizzato con cura, ma soprattutto con il cuore, meravigliose creazioni di lana.
Socialità, allegria, concentrazione e tanta, tanta solidarietà. Un’attività molto stimolante per tutti loro, sul piano pratico-cognitivo, ma soprattutto emotivo: una bella occasione per sentirsi parte di una grande rete di aiuto, offrire un importante contributo ad una causa sociale e fare un’esperienza di cittadinanza attiva.
In queste settimane, nel nostro laboratorio manuale-espressivo si è respirata aria di collaborazione, fantasia, partecipazione, impegno.
I nostri meravigliosi manufatti, insieme a quelli prodotti dai ragazzi sordociechi della Lega del Filo d’Oro, hanno colorato e abbellito un’aiuola di Piazza Vittorio Emanuele di Corato durante la manifestazione del 22 giugno, alla presenza dei rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e delle realtà coinvolte. Un lodevole progetto e un’esperienza molto bella per tutti. Il filo della solidarietà e dell’amicizia crea belle connessioni, racconta di talenti e di abilità, unisce le generazioni e dona sorrisi, colori…e speranza.